Evasori

Evasori

Por Giovambattista Palumbo

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Sinopsis

La necessità di unire il contrasto all’evasione fiscale e quello alla criminalità organizzata non è certo idea nuova. A parte il leggendario caso di Al Capone, infatti, non può non citarsi il pensiero del Capitano Bellodi, ne “Il giorno della civetta” di Sciascia, il quale afferma che “bisogna sorprendere la gente nel covo dell’inadempienza fiscale... Bisognerebbe, di colpo, piombare sulle banche; mettere mani esperte nelle contabilità, generalmente a doppio fondo, delle grandi e delle piccole aziende; revisionare i catasti. E tutte quelle volpi […] sarebbe meglio si mettessero ad annusare intorno alle ville, le automobili fuori serie, le mogli, le amanti di certi funzionari: e confrontare quei segni di ricchezza agli stipendi, e tirarne il giusto senso...”. Secondo i dati più ottimisti l’evasione fiscale ammonterebbe oggi a circa 150 miliardi di Euro l’anno, con un’economia sommersa pari ad almeno il 20% del prodotto interno lordo. Di questi miliardi di euro evasi lo Stato riesce a recuperarne meno del 10%. A sentire questi numeri appare chiaro come qualsiasi analisi in ordine alle misure di contrasto da adottare per contenere la crisi in atto non possa prescindere da un’efficace lotta all’evasione fiscale. Il contrasto all’evasione fiscale e l’ingiustizia della pressione fiscale troppo elevata, peraltro, non vanno confusi. Sull’ingiustizia della pressione fiscale, infatti, la politica sarà chiamata a trovare rimedi, anche sollecitata dalle legittime proteste di chi paga eccessive tasse (soprattutto in confronto ai servizi pubblici che ottiene in cambio). Sul contrasto all’evasione fiscale, invece, non può esistere alcuna legittima protesta. Basta pensare del resto che, se anche si riuscisse ad incassare solo la metà dell’evasione stimata, si potrebbe detassare tutte le tredicesime del mondo, consentire la detrazione integrale dell’Irap dall’imposta sul reddito, aumentare le pensioni, introdurre il quoziente familiare, etc. etc. etc. Perché rinunciare a tutto questo?

Giovambattista Palumbo