Strutture morfolessicali e usi preferenziali dei sintagmi interrogativi in tedesco, polacco e russo

Strutture morfolessicali e usi preferenziali dei sintagmi interrogativi in tedesco, polacco e russo

Por Giovanni Gobber

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Sinopsis

Questo contributo è parte di una ricerca dedicata alle omologie strutturali che manifestano tendenze condivise da lingue dell’area mitteleuropea. Lingue di gruppi indeuropei diversi (baltico, slavo occidentale e orientale, germanico), oltre alle lingue uraliche (soprattutto ungherese, finnico, estone) sono coinvolte in una dinamica storica che si attesta in “mitteleuropemi” in parte dovuti a contatti di lingue e culture, in parte correlati a principî strutturanti omogenei nelle lingue osservate. Senza entrare nel dibattito sulla natura delle proprietà strutturali di una lingua (correlate a moduli della mente? Manifestazioni di un’istanza semiotica? Esito di interazioni e rielaborazioni storico-linguistiche?) scelgo un approccio usage-oriented e mi concentro sulla descrizione delle componenti morfo-lessicali che caratterizzano le frasi interrogative: tali componenti sono strutture pronominali o avverbiali e in tedesco sono detti Fragewörter. Descrivo qui le parole interrogative di tedesco, polacco e russo in quanto strutture convenzionali di sistema: l’attenzione è rivolta al loro potenziale di impiego entro la frase che ha valenza preferenziale di domanda. Per chiarezza espositiva, uso espressioni come «la parola interrogativa chiede di...»: per esempio, diremo che wer «chiede di identificare persone». Con tali espressioni si fa riferimento a tipi di uso che sono depositati nelle strutture della lingua. Tratto dalla Premessa dell'Autore

Giovanni Gobber