Con le redini ancora in mano

Ci sono stati giorni in cui vivevo in sella. Dalla mattina alla sera – spesso anche la notte – dividevo il mio tempo con i cavalli, tra fieno e boschi, e sopra di me soltanto il cielo. Il calendario lo sentivo scorrere sul viso: allaperto, i mesi dellanno camminavano sulla mia pelle carezzandomi col sole e i profumi, con i colori più accesi oppure schiaffeggiandomi con il gelo e il vento che taglia le labbra.Poi quel capitolo si è chiuso e la vita mi ha portato da unaltra parte. Ma le stagioni trascorse in sella non le ho mai dimenticate. E lo sguardo buono dei cavalli lo sento tuttora su di me.