La chiamavano maternità

La chiamavano maternità

Por Laura Ruoppolo, Maristella Panepinto

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Sinopsis

Essere mamme oggi, tra speranze, desideri, felicità, ma anche dubbi, incertezze e momenti di crisi.  Perché la maternità è un viaggio di trasformazione da affrontare, come le autrici, con coraggio e ironia: una ricetta infallibile! Dallesperienza della seguitissima testata online  A tutta mamma!... e non solo,  un libro - con la prefazione di Simonetta Agnello Hornby - che parla di maternità con schiettezza e il sorriso sulle labbra La chiamavano maternità  è una fitta corrispondenza semiseria che, pur  comprendendo l’intero universo di due donne adulte ha un’unica e salda linea guida: la loro prole. “La maternità è il più bel punto di non ritorno”: in queste parole infatti  la giornalista Maristella Panepinto,  fondatrice con lamica e storica dellarte  Laura Ruoppolo  del progetto  A tutta Mamma!,  condensa il suo punto di vista sulla maternità. Unesperienza forte, un caleidoscopio di sentimenti, una pietra miliare nella vita di moltissime donne:  essere mamma è tutto questo e anche molto altro,  è bellezza e dolore, entusiasmo e stanchezza cronica, desiderio di stare “appiccicati” al proprio pargoletto ma anche voglia di approdare su unisola deserta. Il libro parla con autenticità, dolcezza e ironia della maternità,  sfuggendo agli stereotipi melensi e venendo a patti con linevitabile somma di sentimenti, che a volte non si allineano tra loro, che ogni madre affronta.  Un libro per mamme che non pretendono di essere perfette,  ma che accettano con serenità la propria umanissima e fisiologica imperfezione: perché, per le autrici, se c’è una certezza nella maternità, è proprio l’imperfezione, che rende unica ciascuna madre.

Maristella Panepinto