Annali di storia moderna e contemporanea 3/2015

Annali di storia moderna e contemporanea 3/2015

Por AA.VV

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Sinopsis

Questo fascicolo degli Annali si apre con un doveroso e sentito ricordo di uno dei più sottili attori e studiosi della vita culturale e civile dell’Italia democratica: Arturo Colombo (1934-2016). Professore emerito di storia delle dottrine politiche nella “sua” Università di Pavia, editorialista del “Corriere della sera”, interprete, ma prima studioso acuto e critico, delle idee del Risorgimento e della tradizione cattaneana e mazziniana, è stato un continuo punto di riferimento per gli storici delle giovani generazioni. Fra di loro mettiamo con orgoglio e riconoscimento anche il gruppo degli “Annali”. Difatti, nell’ormai lontanissimo autunno del 1994 quando Cesare Mozzarelli lanciò l’idea di un annale storico dell’allora Istituto, lo convinsi a consultare il professor Colombo per come aprire la rivista anche agli storici del pensiero e delle istituzioni favorendo quell’ampio ventaglio tematico e diacronico che consentiva di aprire nuovi versanti di studio e di fornire ai giovani ricercatori la possibilità di presentare le loro ricerche. Arturo Colombo riassunse il tutto con il suo solito umorismo costruttivo con la frase «è meglio seguire solo la strada segnata o cercare di scoprire ed aiutare a tracciare nuovi sentieri?». E proprio rammentando i suoi insegnamenti vogliamo continuare ad averlo qui con noi ricordando i suoi principali scritti e contributi. Questo fascicolo della rivista contiene, come al solito, la sezione Saggi, quella dedicata a Personaggi del Novecento italiano, Oikonomica, Materiali e Argomentando. Sottolineo qui come in Materiali siano riportati contributi che sono il frutto degli interventi e delle discussioni al Convegno su «Cittadini e cittadinanza dallo Stato nazione all’Europa unita», tenutosi a Milano in Università Cattolica il 30 gennaio 2015 e frutto della collaborazione tra gli storici delle dottrine e delle istituzioni politiche, gli studiosi di scienza politica e quelli di filosofia politica.??Dalla Nota Editoriale di Robertino Ghiringhelli

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